Hong Kong by Marco Lupis;

autore:Marco, Lupis; [Lupis, Marco ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Intersezioni
ISBN: 9788815366535
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-08-15T00:00:00+00:00

I tunnel della pace

Alle 23:39 precise del 3 agosto 1972, il signor McMillan fu la prima persona ad andare in automobile dall’isola di Hong Kong a Kowloon, attraverso il nuovo tunnel sottomarino. Ma il sogno di attraversare la baia, senza salire su un traghetto, era iniziato settant’anni prima, con l’idea di un ponte.

La prima proposta per un collegamento attraverso la baia venne presentata dal capitano di porto di Hong Kong, il signor Murray Rumsey, nel suo rapporto annuale del 1901, pubblicato nel 1902, dove si legge: «Per realizzare lo sviluppo dei Nuovi Territori, è assolutamente necessario avere comunicazioni facili con l’altra parte [Kowloon], e con facile intendo qualcosa di molto diverso dall’attuale servizio di traghetti. Le comunicazioni tra Hong Kong e Kowloon dovrebbero avvenire per mezzo di un ponte attraverso il porto».

Il ponte proposto da Rumsey sarebbe stato lungo circa un miglio, da Pottinger Street a Tsim Sha Tsui, finendo a Nathan Road (o Robinson Road, come si chiamava all’epoca). L’idea era di dividere il ponte in due parti, con una sezione centrale dotata di una campata girevole, per consentire il passaggio delle navi. Per finanziarlo, il capitano Rumsey suggerì l’istituzione di un pedaggio. L’ultimo anno c’erano stati sei milioni di attraversamenti, un numero che sarebbe aumentato del 50 per cento, secondo Rumsey, nei successivi dieci anni. Calcolando un pedaggio di un centesimo su nove milioni di traversate, il capitano di porto prevedeva di rientrare nei costi nel giro di un decennio al massimo.

L’anno successivo, il 1902, nel suo rapporto finale prima della partenza dalla colonia, Murray Rumsey elaborò ulteriormente l’idea del ponte. La costruzione del Sydney Bridge in Australia stava per iniziare e secondo Rumsey si trattava dell’esempio vincente anche per Hong Kong. Analizzando i dati del ponte di Sydney, stimò che il costo per l’Harbour Bridge di Hong Kong sarebbe stato di nove milioni di dollari. Con pedaggi di un centesimo per i coolies e di cinque centesimi per gli altri pedoni, l’incasso annuo sarebbe stato di 180mila dollari, pari al 2 per cento del costo totale. Inoltre, ci sarebbero stati specifici pedaggi sui veicoli e sugli animali:

Non ho pregiudizi, forse sono in arrivo altri mezzi per ottenere il fine desiderato. È stato suggerito un tunnel, e senza dubbio offrirebbe qualche vantaggio rispetto alla mia idea, ma dopo aver considerato le varie opzioni, sono ancora a favore del ponte. Tuttavia, indipendentemente dal fatto che i mezzi adottati siano ponti, tunnel o qualsiasi altra cosa, sostengo con sicurezza che è necessario avere una facile e rapida comunicazione con la parte di Kowloon, a meno che non ci accontentiamo di rovinare il nostro porto naturale, lasciando Kowloon e i Nuovi Territori non sviluppati.

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